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Come funziona la ripartizione delle spese condominiali

ripartizione spese condominiali

Secondo numerose statistiche, la tipologia di abitazione più diffusa in Italia è l’appartamento in condominio. Nonostante ciò, la ripartizione delle spese condominiali resta per molti un argomento confuso, causa di fraintendimenti e, a volte, discussioni. In questo articolo chiariamo i dubbi più frequenti sulle spese condominiali: cosa sono, come avviene la ripartizione e a chi spettano.

 

Cosa sono le spese condominiali

Con spese condominiali si intendono tutti i costi legati al condominio, sia che riguardino i consumi di riscaldamento e illuminazione, sia che abbiano a che fare con la manutenzione della palazzina e degli spazi verdi comuni, o ancora con interventi sulla struttura del condominio.

Data la varietà di spese interessate, queste vengono divise in 2 tipologie:

  1.  spese condominiali di manutenzione ordinaria: sono quelle necessarie per mantenere il condominio in buono stato e dovute all’uso di spazi e servizi comuni. Vanno dalla pulizia ai consumi di energia, dalla manutezione periodica del giardino condominiale alla riparazione di piccoli guasti senza modifiche alle parti comuni (ad esempio, malfunzionamento dell’ascensore o sostituzione di lampadine)
  2. spese condominiali di manutenzione straordinaria e per innovazioni: si tratta di costi per interventi eccezionali e per migliorie al condominio, come l’installazione di montacarichi o sistemi di sorveglianza, la ristrutturazione di parti della palazzina oppure la riparazione di danni a struttura e impianti (ad esempio danni al tetto o sostituzione della caldaia).

Purtroppo non è sempre facile stabilire in quale categoria ricadono le spese, oltre al fatto che non tutti i condomini si trovano d’accordo sulla necessità di determinati interventi.

A seconda del tipo di spesa, gli interessati partecipano in misura più o meno uguale (anche in base al regolamento condominiale che, in presenza di certe condizioni, può addirittura prevedere che alcuni condomini siano esclusi dal pagamento).

ripartizione spese condominiali

 

Come vengono ripartite le spese condominiali

In linea generale e salvo accordi diversi, il Codice Civile stabilisce che ogni condomino debba partecipare alle spese condominiali in base al valore della sua proprietà privata, all’uso che fa di spazi, beni e servizi comuni e al beneficio che ne trae. Ad esempio, nel caso di condomini molto grandi costituiti da più palazzi, con più ascensori o più rampe di scale a servizio di diverse parti del condominio, la spesa interesserà solo chi effettivamente utilizza quel bene o servizio.

Per definire con precisione come ripartire le spese tra i condomini si utilizzano le tabelle millesimali (obbligatorie solo se i condomini sono più di 10), distinte in:

    • tabelle millesimali d’uso, che calcolano le proporzioni d’uso delle parti comuni per ogni condomino
    • tabelle millesimali di proprietà, che indicano il valore della proprietà privata di ognuno rispetto all’intero condominio, determinando varie quote. Fanno riferimento sia al volume o alla superficie dell’unità immobiliare, sia ad alcuni coefficienti tecnici che riguardano destinazione d’uso, piano, orientamento, luminosità; ciò di cui non tengono conto, invece, è lo stato di manutenzione dell’appartamento.

 

A chi spetta il pagamento delle spese condominiali

Aldilà della proporzione con cui si partecipa alle spese condominiali, una cosa è certa: il pagamento di queste spese è obbligatorio salvo specifiche circostanze discusse in assemblea e previste dal regolamento di condominio.

A questo proposito, ricordiamo che chi subentra nei diritti di un condomino (perché eredita o acquista il suo appartamento) è solidalmente responsabile anche delle spese condominiali non pagate relative all’anno precedente (inteso come anno del rendiconto). Viceversa, chi vende un appartamento è tenuto al pagamento delle spese condominiali finché il rogito non viene trasmesso all’amministratore condominiale.

Per quanto riguarda invece gli appartamenti in affitto, in linea generale le spese di manutenzione straordinaria spettano al proprietario e quelle di manutenzione ordinaria all’inquilino, fermo restando che sarà sempre il proprietario a rispondere di eventuali debiti nei confronti del condominio.

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